Gustando cornetti alla Nuova Nevada

Chi tra noi ha più di trent’anni ricorda bene i gelati della Nevada: la Coppa Etna, il Gran Cono all’amarena, il Djngo, gelati in vendita quando ancora c’era la lira insieme ai panettoni, esportati fino in America e le tortine che accompagnavano le colazioni di molti di noi. Poi, circa vent’anni fa, questo storico marchio dolciario catanese creato negli anni 60 dalla famiglia Musumeci, ha chiuso i battenti. Acciacchi dovuti all’età e vicissitudini familiari avevano costretto il titolare a interrompere l’attività nonostante il pensiero del lavoro perduto per i suoi operai, divenuti negli anni una seconda famiglia e per i suoi amati macchinari, un tempo all’avanguardia nel settore, acquistati in Germania o al Nord Italia ed ora fermi per l’interrotta produzione. Tutto chiuso, finito, fermo all’interno del grande edificio un po’ spettrale dove ogni cosa, coperta di polvere, è rimasta in questi anni immutata. Ma circa sei anni fa, la mai sopita passione per il proprio lavoro, accompagnata dalla spinta di tante persone che insistevano per una riapertura dell’attività hanno fatto si che, nonostante l’età che ad oggi è di 87 anni, il signor Musumeci ha riaperto le porte del suo stabilimento richiamando al lavoro un piccolo nucleo storico di lavoratori,  dedicandosi esclusivamente alla produzione di prodotti da forno venduti come marchi commerciali Buon goloso e Mister Fornaio per quella che oggi è  la Nuova Nevada.
Il signor Musumeci e la moglie insieme ai ragazzi della 2C  accompagnati dalle insegnanti Scrimali e Frasca
 
Portare gli alunni della 2C di scuola media del nostro Istituto a visitare l’impianto che è ubicato vicino la scuola, nel quartiere di San Leone, è stato come fare un tuffo nel passato ma con un aggiornamento al presente.
Ci è stato spiegato, infatti,  come è complessa la produzione di brioche, cornetti, tortine con un ciclo di produzione svolto ancora in modo artigianale ma con alti standard tecnologici, che impone, ad esempio, la presenza costante ed ininterrotta di una persona addetta al rinnovo del lievito madre (la signora che svolge da anni questo delicato lavoro viene simpaticamente  chiamata “La mamma della mamma.. del lievito”), operazione che avviene due volte al giorno e per ogni giorno dell’anno.
La lavorazione del prodotto, dall’impasto al confezionamento finale, richiede un giorno e mezzo di preparazione per riuscire a sfornare i cornetti che dopo avere attraversato per la cottura un forno lungo 25 metri ed essere stati farciti, prima dell’impacchettamento sono stati gustati dai ragazzi.
Seguire il funzionamento dei diversi macchinari utilizzati per impastare, siringare, inscatolare e sentire i racconti degli operai e del signor Musumeci che con immutata passione continua a provare nuove formulazioni di farcia, nuove confezioni, nuovi prodotti e a cercare nuovi mercati di vendita, ha dimostrato ai ragazzi che il lavoro fatto con passione non conosce età.



Commenti

  1. Sono cresciuto con i gelati Nevada, e adesso che sono un signore di mezza eta'ho tanta nostalgia di quei magnifici prodotti che hanno accompagnato la mia infanzia. Ignoravo il fatto che fossero prodotti in Sicilia, e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso quando ho saputo la provenienza. Vedo che dopo tanto tempo e' stata riattivata la produzione , anche se e' stata indirizzata verso altri prodotti di nicchia. Vorrei sapere se e' possibile avere un campionario cartaceo con le foto e i prezzi dei vostri prodotti Grazie .

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    1. Io pavoravo nel chiosco a paterno'.ricordo i gelati il bicchiere pic nic.il gelato gran circo.la coppa amarena

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  2. Qualcuno mi sa dire se quella specie di calippo ai gusti caffè e cioccolato fosse della Nevada? Sto parlando di metà anni '80, aveva un tubo color giallo....ero piccolo e ai tempi non badavo molto alle marche.

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