Laboratorio di poesia
CONCORSO “È nato un poeta 2017 - XVa
edizione”
(promosso
dall’Istituto Comprensivo Statale “G. Verga”
col patrocinio del Comune di
Viagrande)
VISIONE
Chiudo
gli occhi
e
penso alla Natura. I verdi rami ondeggiano
e intorno a me il mondo sembra di cristallo.
Innumerevoli fiori colorati
si distendono su un prato,
uccellini,
come pensieri,
danzano nell’immenso cielo celeste,
l’aria canta
in mezzo ai rugosi alberi,
un venticello leggero
avvolge la mia anima.
Adamo
Miriam Elvira, IB
GIRASOLE
Mio bel girasole, il tempo
ti affatica.
Vorresti ritornare giovane,
eh?
Ma ormai eccoti qua, come un
anziano disteso a letto.
Eccoti qua, come se ti
avessero dato una pedata al cuore.
Un tempo, dritto, col capo
volto al sole, inneggiavi alla vita.
Adesso, stanco, col capo
volto verso la terra, ti abbandoni ai ricordi.
Ricordi ancora le tue lunghe
risate?
Erano piene di vita e luce,
leggiadre farfalle in volo.
Ricordi ancora quando le api
si posavano su di te?
Non eri triste come gli
altri girasoli.
Come una madre che dona il
suo nettare, tu orgoglioso donavi il tuo polline.
Sentivi scorrere l’energia
come acqua lungo il ruscello.
Oh mio bel girasole, c’è
qualcosa che sa renderti felice come prima.
Sai cos’è?
E’ l’amore che provi per la
tua dolce Natura,
colei che ti ha cullato
nella giovinezza e che sempre ti cullerà.
Vanessa Allegra, I B
LA
PRIMAVERA
Nel giardino
senza posa,
frulla e
danza deliziosa
una
schiera di uccelletti
che
dell’orto fino ai tetti
sono
tutti in gran fermento
per gli
impegni del momento.
Non c’è
tempo da sprecare
ora il
nido c’è da fare:
una
piuma, un fiocchettino,
qualche
filo o un pezzettino
di
lanetta trasportata
fin
quaggiù da una folata.
Tutto
serve a preparare
la
casetta da abitare.
Carmelo
Gabriele Chiarenza, I B
Mostra “La violenza
contro le donne”
nel Museo E. Greco di Catania
VOGLIO UNO SPAZIO
Voglio uno spazio
dove l’anima ferita
attraversa lande deserte
cercando sogni.
Voglio uno spazio
dove la morsa di un pugno
non mi stritola
come un oggetto inutile.
Voglio uno spazio
dove i miei occhi assenti
dissetano un giardino incantato
con alberi che giocano con il sole.
(gli alunni della I B e la
Prof.Lavenia)
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