Il piccolo coro dell’I.C. “San Giovanni Bosco” di Cataniapartecipa alla “Festa dell’inclusione” presso l’istituto “De Felice Olivetti”
prof.ssa Maria Grazia Ricca
È già il secondo anno in cui il
nostro istituto partecipa in rete alle varie attività proposte dalle scuole
aderenti al Polo Interculturale Catanese (Global Teacher Centre), ed ogni
evento è stato da noi accolto sempre con gioia ed entusiasmo. Lo stesso trasporto
di emozioni ci ha visti coinvolti ad un’iniziativa dell’istituto De
Felice/Olivetti, anch’esso aderente al Polo, che ha dato luogo alla “Festa
dell’Inclusione” in data 30 ottobre 2018. La assolata giornata di fine mese fa
da cornice ideale ai tanti giovani dell’istituto, molti dei quali di origine
extracomunitaria, che si esibiscono in canti, narrazioni in prosa, balli e
coreografie varie. Ci siamo anche noi, col nostro piccolo coro, che diamo un
tocco di gaudio sulle note di “Volare” di Mimmo Modugno ed “Over the rainbow”.
La scaletta di impegni nelle due
ore della festa è ricchissima: ad ouverture, il Dirigente Scolastico, prof: F.
Ficicchia, indirizza al pubblico presente nell’elegante corte dell’edificio
sito in piazza Roma un ringraziamento ufficiale per il lavoro alacre svolto dai
suoi docenti, ma soprattutto invita tutti a considerare il valore
dell’integrazione interculturale in una
società come la nostra che corre e che guarda sempre avanti, dimenticando il
più delle volte, purtroppo, la
sofferenza che sta dietro l’angolo, persino anche quello a noi più vicino.
Un ulteriore intervento di grande
spessore è affidato al Dirigente Scolastico Prof. Adernò, che con la sua
incidenza rivolge a tutti noi il suo pensiero sulla tematica affrontata nella
suddetta giornata, l’inclusione appunto. A partire già dall’integrazione delle
varie scuole della città e da quelle in rete si ha un momento di crescita per
camminare insieme ed essere vincenti: l’auspicio del Dirigente è che tutti i
giovani diventino coesi per raggiungere mete importanti ed in ciò la scuola può
far tanto perché essa sa incidere sentieri nuovi in cui ci si vede l’uno
accanto all’altro proiettati in un futuro di fratellanza. Il suo congedo
avviene con l’augurio finale che tutta la società diventi un unico corpo che
inglobi in sé culture, lingue e colori diversi. Alle toccanti parole del prof.
Adernò fa seguito uno scrosciante applauso e subito dopo l’esecuzione del
nostro Inno Nazionale ascoltato con fervore e mano al petto.
Le due ore scorrono velocemente tra
balli e coreografie etniche, letture di brani tratti da “Il lungo viaggio” di
Leonardo Sciascia in cui si ricordano i tanti viaggi dei disperati verso altre
terre dove trovare la pace ed una vita migliore. La lettura di tali brani ha
uno scopo ben preciso; bisogna ricordare che anche i nostri noi siamo stati
migranti in un lontano passato e ciò deve insegnare ad accogliere e far
dialogare i nostri cuori per avere un mondo migliore da consegnare alle future
generazioni.
Alla luce di questo messaggio, il
prof. Abate Daniele, maestro del piccolo coro dell’istituto “San Giovanni
Bosco” e docente di musica della secondaria di I grado, rivolge anch’egli il
suo messaggio di pace al pubblico ed invita i suoi piccoli ad intonare i due brani
succitati, nella speranza che al di là dell’arcobaleno che segna la fine della
tempesta, ci sia la pace e l’amore. L’esecuzione è toccante, i nostri piccoli
artisti, definiti “collegiali” da tanti partecipanti, si distinguono per
bravura ed estro. È anche il momento del riscatto, perché la nostra scuola,
come ricorda la Dirigente scolastica prof.ssa Valeria Pappalardo, non è una
scuola a rischio del centro storico, ma una comunità unita e proiettata verso
l’Europa, verso nuove realtà e nuovi obiettivi.
Si ringraziano la Dirigente
Scolastica per le innumerevoli opportunità di offerte formative che ci offre, il
Dirigente Scolastico dell’istituto “De Felice Olivetti per l’invito esteso, il
prof. Daniele Abate che dirige con serietà e professionalità il nostro coro, la
prof.ssa Ricca Maria Grazia, docente di lingua inglese della secondaria di I
grado, referente del Progetto di Intercultura Catanese, la prof.ssa Laura Calcaterra,
docente di lingua spagnola dell’istituto ospitante che ci ha coinvolti in
questa ennesima iniziativa e, non in ultimo,
un caloroso grazie va a questi piccoli artisti le cui giovani vite si
affacciano in un mondo dove l’accoglienza e l’inclusione devono divenirne i
cardini principali.
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