Si conclude il progetto “Noi protagonisti in prima linea nella cura dell’albero della legalità”
Si conclude il progetto “Noi protagonisti in prima linea nella cura dell’albero della legalità”:
un incontro-dibattito ne ripercorre le fasi salienti e i risultati formativi
È giunto alla sua conclusione il
progetto “Noi protagonisti in prima linea nella cura dell’albero della
legalità” condotto in collaborazione tra la nostra scuola e l’Istituto
comprensivo Cavour. Il progetto, che ha visto partecipare gli studenti di
alcune classi di entrambe le scuole, ha sviluppato attività e laboratori che
hanno approfondito il tema della legalità da diverse prospettive: la legalità
nello sport, nella vita quotidiana, nell’incontro con le istituzioni, e ha
avuto la durata di un anno durante il quale diverse sono state le iniziative di
cui gli alunni sono stati protagonisti. Dalla tavola rotonda sulla legalità, ad
uno spettacolo sulla mafia, dall’adozione e riqualificazione di due aree urbane
degradate ed oggi nuovamente fruibili per la cittadinanza (il parco Fenoglietti
e la piazza Horacio Majorana), ad una giornata di Festa dello sport, il tutto
passando per la realizzazione di video, documentari delle attività svolte e
laboratori di approfondimento.
A sintetizzare tutte le fasi del
progetto ripercorrendone e
consolidandone i fondamenti culturali, l’incontro
dibattito svoltosi giorno 9 aprile 2018 presso il coro di notte del Monastero
dei Benedettini. Durante l’evento, aperto dai saluti del magnifico rettore Prof.
Francesco Basile, è stato ripercorso
tutto il progetto a partire proprio dal suo fine precipuo – sottolineato
proprio dal rettore dell’Università Etnea – ovvero la necessità di educare i
nostri giovani cittadini a sentirsi parte della comunità imparando ad essere
capaci di sperdersi per renderla migliore, cercando di individuare il confine
tra illegalità e illegalità anche quando esso non è chiaro. La prof.ssa Leonardi, dirigente dell’IC
Cavour, ha puntualmente esposto le diverse attività del progetto, commentate
icasticamente da un docutrailer realizzato, sulla base del materiale prodotto,
dall’esperta Manuela de Quarto. Alla dott.ssa
Nicotra, Docente di diritto costituzionale dell’Università degli studi di
Catania, e alla dott.ssa Marisa Schiavo,
Procuratore Distrettuale Aggiunto della Repubblica, il compito di ribadire di
fronte alla platea degli studenti di entrambi gli istituti i temi sui quali il
progetto ha riflettuto e che devono continuare a essere centrali nella
formazione dei ragazzi: la convivenza civile, soprattutto nella capacità di
accettare e accogliere la diversità che va intesa come ricchezza e non limite
per lo sviluppo sociale; la necessità di rinsaldare il rapporto tra famiglia e
istituzioni – soprattutto la scuola – poiché è purtroppo evidente che proprio
la “rottura del patto educativo” sta progressivamente determinando una profonda
crisi educativa nel nostro paese; la centralità della lotta alla mafia a
partire da un atteggiamento individuale di non passività rispetto alle
ingiustizie: il bisogno di rimuovere quindi l’inclinazione alla connivenza e
all’indifferenza rispetto alle situazioni di illegalità percepite o incontrate
nella vita quotidiana; e ancora la riflessione su bullismo e violenza più
diffusi laddove si percepisce una “tolleranza” dell’ingiustizia e che non
esisterebbero qualora ci fosse una società realmente capace di tutelare tutti,
soprattutto i soggetti a rischio sociale (bambini, portatori di handicap,
donne, stranieri); lo sport come
palestra di educazione civica e sociale nella misura in cui educa alla lealtà e
alla competizione positiva. Il dott. La Bella, dirigente del
compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sicilia
Orientale, ha poi intrattenuto gli studenti con un’ampia riflessione sui
pericoli della “rete” erroneamente classificata come mondo virtuale dal momento
che le conseguenze, ad esempio, del cyberbullismo sono estremamente concrete e
possono portare alla distruzione sociale – se non materiale – delle vittime.
Tutto l’incontro è stato infine accompagnato dagli interventi degli
studenti che hanno condiviso le loro riflessioni sugli artt. 2, 3 33, 34 della
Costituzione italiana che è e deve
rimanere il faro che guida i passi di tutti noi cittadini sulla via della
convivenza civile e della legalità. Si è vissuta dunque una bella mattinata di
incontro e riflessioni formative che ha aiutato i nostri studenti a sentirsi
realmente partecipi e protagonisti del loro cammino di crescita culturale e
civile.
Maria Alessandra Prestipino
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