“ Educare al rispetto della vita: perché è importante essere NON violenti”:Come e cosa è avvenuto durante la conferenza.



“Ci fanno compagnia certe lettera d'amore
Parole che restano con noi
E non andiamo via
Ma nascondiamo del dolore
Che scivola, lo sentiremo poi..”
La canzone di Fiorella Mannoia “Quello che le donne non dicono”, magistralmente  interpretata dal coro della nostra Istituzione Scolastica e dedicata ,dal nostro sindaco Miriam Adamo a due giovanissime vittime del femminicidio  Laura e Giordana, ha dato avvio alla conferenza “Educare al rispetto della vita: perché è importante essere NON violenti” mercoledì 24 gennaio .    
Nata dall’idea di voler lanciare un messaggio forte ai nostri studenti, tenacemente sostenuta dal nostro Dirigente Scolastico ,Prof. ssa Valeria Pappalardo,  la  conferenza ha ruotato intorno al problema della violenza di genere  volgendo l’attenzione verso i soprusi che le vittime del femminicidio  hanno vissuto quotidianamente, facendo percepire sulla pelle cosa voglia dire essere protagonisti di un meccanismo malato nel quale l'amore è una parola svuotata del suo significato. Una mera giustificazione che spesso intrappola, ma da cui ci si può liberare. 
I relatori , nello specifico il Prof. Mario Giunta, Presidente dell’ Associazione “Piccolo Principe”; l’ Avvocato  Mariolina Malgioglio (Criminologa) membro dell’Associazione Nazionale Antimafia” Alfredo Agosta”; Maria Grazia Felicioli (Vice Presidente  della V Circoscrizione del  Comune Catania) impegnata  contro la violenza di genere  ed il Maestro Ferdinando Barra(presidente Shin Fuu Ryu Italia)con i loro interventi diretti, perfettamente calibrati e rispettosi, ma fortemente  incisivi ,hanno affrontato  il problema sotto diversi aspetti, ognuno secondo le proprie competenze. E’ emerso ,pertanto , che contro la violenza la missio di ogni educatore, sia esso un genitore in primis o un insegnante, debba   orientarsi verso “ l’educazione alla libertà" ed è opportuno offrire parole che servano a una nuova formazione all'amore ed  al rispetto, perché la domanda d’amore che muove l’uno verso l’altro non deve mai essere scambiata con il sopruso che annienta la libertà, ma come un dono di libertà.
Indispensabile è insegnare il rispetto dell'altro ed affrontare i sentimenti già a scuola .Per permettere a uomini e donne di costruirsi un'alfabetizzazione degli affetti,una "competenza amorosa" che li metta al riparo dalle relazioni violente.
 Le testimonianze coraggiosamente incarnate  dalle  mamme di due giovanissime donne ,vittime di femminicidio, Vera Squatrito (mamma di Giordana ) e Giovanna Zizzo(mamma di Laura),hanno davvero rappresentato una vera scossa per tutti i presenti, in particolare per i ragazzi. Il loro grido di dolore, il loro  voler rappresentare “le mamme” di tutti i ragazzi, la loro forza commovente hanno dimostrato  che  è  dagli stessi ragazzi, in particolare dalle ragazze, che debba  nascere  il rifiuto verso una società  gretta,   chiusa e incline al non rispetto. Sono loro a dover spezzare al primo segnale, soffocare alle prime avvisaglie, qualsiasi tentativo di prevaricazione.Per questo serve un mutamento di mentalità e di costumi. Dovremmo partire dalla scuola, addirittura dai bambini, insegnando loro la capacità di cercare nell'altro, in ogni relazione, qualcosa che non sia uno scambio,do ut des, ma una crescita armoniosa, reciproca, un confronto. Uno sforzo comune che ci aiuti a sviluppare una nuova competenza amorosa basata sul rispetto.Ed il rispetto si impara con  l’esempio. Si impara dall’amorevolezza dei genitori e dall’abitudine a discutere quando emergono conflitti. Il rispetto si insegna attraverso le favole, il cinema, la letteratura, non solo ai bambini ma anche agli adolescenti.
La conferenza si è conclusa con la riqualificazione della panchina rossa  presso il Parco Fenoglietti, adottata già a giugno dalla nostra Istituzione Scolastica, ma  vandalizzata di recente.
E’ stata apposta ,pertanto, la nuova targa in presenza dell’Assessore alla Politiche Scolastiche e alle Pari Opportunità  ,Dott.ssa  Maria Ausilia Mastrandrea,  e di tutti i relatori presenti alla conferenza.
Era presente anche una piccola delegazione del C.C.R.  il sindaco Miriam Adamo,il vice sindaco Andrea Sciuto ed il presidente del Consiglio  Alessio Tosto accompagnati dall’insegnante Francesca Di Prima.

                                                                                                                            Francesca Di Prima


                                                                                                                                   

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