Progetto "Adottiamo una Cona"

Classi partecipanti: 5D (primaria) e 1B (secondaria)
Tra le iniziative promosse per il Natale dall’Assessorato alla Scuola del Comune di Catania, è stata organizzata, nella giornata dell’11 dicembre, la manifestazione “Adottiamo una Cona” che si è tenuta nella Piazzetta “Delle Belle”, di recente ribattezzata Piazza Goliarda Sapienza, situata nel cuore dell’antico quartiere catanese di San Berillo.
Sono stati invitati per l’occasione alcuni Istituti di scuola secondaria di primo grado (Battisti, Diaz Manzoni, San Giovanni Bosco, Tempesta, Vespucci) e di secondo grado (Convitto Cutelli) con l’intento di rinnovare insieme il ricordo dell’antica tradizione siciliana della Novena.
Dai tempi più antichi e fino agli anni '50, '60 del Novecento era infatti tradizione nei paesi siciliani prepararsi al Natale partecipando ai riti dell’Avvento che avevano inizio la sera del 13 dicembre (Santa Lucia) e duravano per nove giorni (Novena) sino alla notte della Vigilia. Ogni sera, dopo la recita del rosario, ci si riuniva intorno alla “Cona”, un altarino posto per strada all’interno di un’edicola votiva o dentro una nicchia scavata nella facciata delle case terrane che raffigurava l’immagine (icona) della sacra famiglia.
La Cona era addobbata utilizzando piante spontanee come l’ asparago selvatico, l’ alloro, foglie di arancio amaro, vischio e fiori ed era illuminata da nove lumini che venivano accesi progressivamente nei diversi giorni della novena. Gli abitanti delle case vicine raccolti in preghiera intorno alle Cone  ascoltavano i canti del Natale (novene) eseguiti da pastori (ciadamiddari) che scendevano dai paesi etnei di montagna per cantare, accompagnati dal suono delle cornamuse, momenti della storia sacra. La Novena era una festa di speranza di un futuro migliore, di abbondanza e prosperità e per questo alle  Cone si portavano in offerta cose buone da mangiare come arance, mandarini, fichidindia, meli cotogni, nespole d’inverno e melograni insieme a dolci fatti in casa, cotognate, mostarde, fichi secchi, datteri che venivano poi dati in offerta, la notte della Vigilia, allo zampognaro e ai poveri del quartiere.
Il nostro Istituto ha preso parte all’iniziativa con due classi: la quinta D di scuola primaria guidata dalle insegnanti Linguanti e Pappalardo e la classe 1B di scuola media con le insegnanti Scrimali e Pizzillo. 
Si è trattato di allestire una delle Cone,  assegnataci dal comune tra quelle presenti in Piazzetta, rendendo partecipi i ragazzi sia delle diverse fasi della realizzazione che del racconto del rito della Novena. Per la fase di allestimento i ragazzi della 1B ad esempio, hanno partecipato alla preparazione di una piccola Cona di legno da tenere a scuola come addobbo natalizio di classe.
Alunni di entrambe le classi hanno fatto poi da voci narranti raccontando la tradizione che si andava a rinnovare.
Nella realizzazione dell’addobbo è stata fatta la scelta di attenersi quanto più possibile alla tradizione  sia per le specie vegetali utilizzate per l’ornamento (asparago, pungitopo, tamus, alloro, mirto ed agrumi ) che per l’offerta alla Cona (dolci tradizionali, arance, mandorle, noci, fichi secchi, melograni, zucche carrube) 
Tutte le Cone messe in opera dai diversi Istituti sono state realizzate con grande partecipazione accompagnando la presentazione con cori e canti di Natale che sono stati molto apprezzati dal pubblico dei partecipanti che ha affollato la caratteristica Piazzetta.
Dopo il racconto della Novena fatto dai nostri ragazzi all’Assessore e al Sindaco, tutto quello che era stato portato per allestire la Cona è stato distribuito agli alunni, molti dei quali per la prima volta hanno avuto modo di assaggiare alimenti dal gusto antico come i fichi secchi, le mandorle  appena sgusciate ed i biscotti fatti in casa.
In breve tutto quello che era stato portato per l' offerta alla Cona è stato consumato rispettando ancora  la tradizione che tramanda come modo dire di chi per fame razziava tutte le offerte fatte alla Novena che se ne era “calato na Cona” intera".

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